I grandi brand (sia auto che moto) si danno un gran d'affare per ingaggiare i consumatori finali e, giustamente, investono budget notevoli per comunicare direttamente con i motociclisti, loro potenziali clienti. Ciò che però stupisce negli ultimi anni è la potenza della rete, intesa come l'insieme del web, dei social e dell'unione fra consumatori stessi, guidati da uno stesso obiettivo.
Ne è un lampante esempio il 1° raduno nazionale della Yamaha Tracer (900 e 700cc). Uno si aspetterebbe che fosse la casa madre a organizzare un tale evento: si sa, infatti, che la prima volta concede una sorta di imprimatur difficile poi da scalfire. E, invece, questa volta ci hanno pensato Facebook, i blog, i siti di appassionati e per ultimo Whatsapp a mettere in rete tutti i numerosi possessori del modello Tracer, che tanto successo ha avuto (e sta avendo) nel nostro paese.