Prendete 15 giornalisti. Ditegli che organizzate una "Ecorace", che a tutti gli effetti dovrebbe essere una gara che premia chi sa guidare consumando poco. Prendete tutti questi ingredienti e shakerateli all'interno dell'Autodromo più famoso del mondo, quello di Monza.
Bene, siete esaltati? Se siete amanti di motori sì. Se no, pazienza. Fatto sta che le aspettative andando ad "Aria Nuova" all'Autodromo di Monza erano alte. Il fatto che ufficialmente fosse un evento organizzato con il patrocinio di Regione Lombardia e altri enti ben rappresentati aumentava l'attesa. Così siamo corsi all'evento noi di Turismoinauto.com, forti della nostra nuova collaborazione con il web magazine Greenews.info di Andrea Gandiglio.
E, invece, una delusione. Intanto perché la EcoRace sbandierata non c'è stata. Nel senso che noi giornalisti ci siamo trovati alcune vetture a GPL (ma il GPL è Aria Nuova? Scusate, ma c'era anche 20 anni fa ed era da sfigati, oggi è "Ecochic" secondo Lancia per esempio.....).
Inoltre, la gara non si è fatta per delle difficoltà non meglio identificate nell'installazione delle centraline controlla-consumi a bordo delle auto.
Roba da matti. Già un evento che si occupa di tutela dell'ambiente all'interno di un autodromo che è il tempio dei motori inquinanti scricchiola. E poteva essere una grande genialata se gestito bene. Ma addirittura le auto GPL invece che elettriche o almeno ibride, proprio non ce lo aspettavamo.
CHICCA finale: molti giornalisti che hanno partecipato all'evento, che presupponeva un percorso fra pista a strada di almeno 140 Km, si sono accorti solo all'ultimo di aver girato tutto il giorno con l'auto che marciava a benzina e inquinava di più. Riconoscere il pulsantino che commuta la propulsione da benzina a gpl, infatti, è risultato "non del tutto facile".
Siamo alla frutta, ragazzi, veramente alla frutta.
Per fortuna, la visita ad Ispra al JRC, Joint Researche Centre, è risultata una delle cose più interessanti mai viste negli ultimi anni. Il JRC appartiene alla Comunità Europea ed è dedicato allo studio dell'impatto globale sull'ambiente da parte dei mezzi di trasporto. Una Panda GPL è stata testata davanti a noi nel VELA, il Vehicle Emissions Laboratory, riportando dati non del tutto lontani da quelli dichiarati dalla casa sul libretto ufficiale. Stavolta, brava Fiat.
Abbiamo terminato la visita, chiacchierando con Alessandro Marotta, responsabile Euro 6 Implementing Measure JRC di Ispra e con Urbano Manfredi, responsabile tecnico di laboratorio allo JRC, a proposito del futuro della mobilità.
"Scordatevi l'idrogeno" - ha tuonato il buon Manfredi davanti a tutti - spiegando i costi eccessivi (almeno per ora) della produzione di idrogeno e mettendo in evidenza ciò che già si sa, cioè che il futuro immediato della mobilità su 4 ruote passerà attraverso le auto ibride con un motore elettrico con batteria al litio e un motore termico, per poi arrivare alle auto completamente elettriche.
Già, ma l'elettricità, se non la produciamo con gli idrocarburi, cioè con il petrolio, come la si può produrre??
Pensiamoci..
RR
Bene, siete esaltati? Se siete amanti di motori sì. Se no, pazienza. Fatto sta che le aspettative andando ad "Aria Nuova" all'Autodromo di Monza erano alte. Il fatto che ufficialmente fosse un evento organizzato con il patrocinio di Regione Lombardia e altri enti ben rappresentati aumentava l'attesa. Così siamo corsi all'evento noi di Turismoinauto.com, forti della nostra nuova collaborazione con il web magazine Greenews.info di Andrea Gandiglio.
E, invece, una delusione. Intanto perché la EcoRace sbandierata non c'è stata. Nel senso che noi giornalisti ci siamo trovati alcune vetture a GPL (ma il GPL è Aria Nuova? Scusate, ma c'era anche 20 anni fa ed era da sfigati, oggi è "Ecochic" secondo Lancia per esempio.....).
Inoltre, la gara non si è fatta per delle difficoltà non meglio identificate nell'installazione delle centraline controlla-consumi a bordo delle auto.
Roba da matti. Già un evento che si occupa di tutela dell'ambiente all'interno di un autodromo che è il tempio dei motori inquinanti scricchiola. E poteva essere una grande genialata se gestito bene. Ma addirittura le auto GPL invece che elettriche o almeno ibride, proprio non ce lo aspettavamo.
CHICCA finale: molti giornalisti che hanno partecipato all'evento, che presupponeva un percorso fra pista a strada di almeno 140 Km, si sono accorti solo all'ultimo di aver girato tutto il giorno con l'auto che marciava a benzina e inquinava di più. Riconoscere il pulsantino che commuta la propulsione da benzina a gpl, infatti, è risultato "non del tutto facile".
Siamo alla frutta, ragazzi, veramente alla frutta.
Per fortuna, la visita ad Ispra al JRC, Joint Researche Centre, è risultata una delle cose più interessanti mai viste negli ultimi anni. Il JRC appartiene alla Comunità Europea ed è dedicato allo studio dell'impatto globale sull'ambiente da parte dei mezzi di trasporto. Una Panda GPL è stata testata davanti a noi nel VELA, il Vehicle Emissions Laboratory, riportando dati non del tutto lontani da quelli dichiarati dalla casa sul libretto ufficiale. Stavolta, brava Fiat.
Abbiamo terminato la visita, chiacchierando con Alessandro Marotta, responsabile Euro 6 Implementing Measure JRC di Ispra e con Urbano Manfredi, responsabile tecnico di laboratorio allo JRC, a proposito del futuro della mobilità.
"Scordatevi l'idrogeno" - ha tuonato il buon Manfredi davanti a tutti - spiegando i costi eccessivi (almeno per ora) della produzione di idrogeno e mettendo in evidenza ciò che già si sa, cioè che il futuro immediato della mobilità su 4 ruote passerà attraverso le auto ibride con un motore elettrico con batteria al litio e un motore termico, per poi arrivare alle auto completamente elettriche.
Già, ma l'elettricità, se non la produciamo con gli idrocarburi, cioè con il petrolio, come la si può produrre??
Pensiamoci..
RR