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Il brand Cadillac gode ancora di un fascino notevole in Europa ed è in base a questa caratteristica che dai piani alti americani e nella sede europea si è deciso di tornare a battere anche la via italiana. La CTS è un'auto che propone ill modello coupé e station wagon, che TurismoinAuto ha avuto il piacere di guidare grazie all'ufficio PR Italia di M.M. Coppola e a Seven Motors, concessionario basato nel torinese.

L'auto è imponente e suggerisce un bel mix fra lusso e comfort. Il cuore è il motore 3.6 da 6 cilindri che eroga 306 cavalli di potenza.

I 306 cavalli si sentono, intendiamoci, ma la massa dell'auto è mastodontica e putroppo nel guidato più aggressivo si sente.

Ecco un pregio e un difetto: per viaggiare la CTS Station Wagon è una delle auto più comode che abbiamo provato in questi ultimi due anni. Per guidare giù dai Giovi o in qualche superstrada tortuosa del basso Piemonte, evidentemente, no. Ma fin qui non ci siamo stupiti più di tanto, perché le caratteristiche parlano da sole.

Semmai un po' più di perplessità le abbiamo sul prezzo: 63.385 € nell'allestimento full optional provato non sono pochi, soprattutto considerato il prezzo di alcune avversarie. Però, entrando nell'abitacolo, si respira davvero un'aria di grande eleganza e fascino. Si ritrova qualcosa di insondabile di quelle Cadillac americane a cui siamo abituati nei film, non fosse altro perché prima di essere inghiottiti dalla morbida pelle degli interni, si passa attraverso quelle linee un po' dure e decise degli esterni, che fanno molto film americano anni 70/80.

In definitiva, quindi, un'auto che ci pare azzeccata ma calata in un momento difficile, com'è quello attuale. Ora che il bollo si paga in base alla potenza, poi, sembra che le auto con tanti cavalli stiano occupando i saloni vuoti dei concessionari di provincia. Ad avere tanta liquidità bisognerebbe andare a fare spese, con la certezza di portare a casa dei colpi da maestro. Un plus va al tettuccio apribile, enorme rispetto alla concorrenza e su cui si potrebbe basare uno spot tv, sempre ammesso che la Cadillac decida di rimanerci in Italia...