In curva è inimitabile e il peso ridotto a poco più di 1.000 Kg consente ai 126 cavalli di scatenarsi senza grossi problemi. La tenuta di strada è proverbiale e la stabilità in rilascio è garantita da un ESP finalmente tarato nella maniera più intelligente. Se, poi, ammesso che sappiate guidare benino, staccate il controllo elettronico di velocità, beh, a quel punto preparatevi a sentirvi su un go-kart, pur rimanendo nell'ambito di una totale sicurezza.
Consuma tanto, è vero. Ma perché poi? Con tutta la tecnologia oggi in possesso da Mazda, come mai 1.000 e rotti Kg sono così costosi da muovere, nonostante un 1.8 capace di viaggiare già bene a 2.500 giri?
Il cambio stavolta era manuale, meno male. Preciso ed efficace. Perché, anzi, non mettere anche sul 1.8 la sesta marcia come sul 2.0? E, poi, la domanda di sempre: è scomoda quest'auto? Ragazzi, non esiste la risposta a questa domanda.
So di gente che ha fatto un mese intero con questa cabrio in giro per il mondo con la fidanzata e non si è lamentata (neanche la fidanzata). Perché il bagagliaio non è enorme, però è indipendente dalla capote e questo consente di gustarsi l'aria nei capelli anche con le valigie (morbide) ben stipate. Due borse e un computer ci stanno. Serve altro in vacanza? Anzi, togliete il pc e mettete pinne e maschere, conviene!
Buon divertimento con la MX-5. Consigliamo a chiunque ami le auto, anche solo superficialmente di guidarne o noleggiarne una. Non solo perché ci piace quest'auto sinceramente, ma perché rappresenta davvero un'esperienza di guida. Dopo la MX-5 è come dopo una Porsche: le altre auto non sono più uguali.
(Oddio, e ora se ci legge Porsche cosa penserà?!)
Test(o) e foto di Roberto Rasia dal Polo
Un grazie a Bruno Pampaloni, alla modella Danya e a Filippo Parodi